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Anita non deve piangere

Musica e Testo di Filippo Zucchetti

Prodotta e arrangiata da Marta Venturini

Registrata da Marta Venturini presso lo Studio Nero (Roma)

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Cielo Elettrico

Musica e Testo di Filippo Zucchetti

Prodotta e arrangiata da Marta Venturini

Registrata da Marta Venturini presso lo Studio Nero (Roma)

Music

FILIPPO ZUCCHETTI

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Sono Filippo Zucchetti e scrivo Canzoni, musica e testi.

 

Sono inoltre autore di poesie a verso libero e opere d’arte con tecnica mista (legno, stucchi, vernici industriali, prodotti per il restauro).

 

Ho un diploma di Liceo Scientifico e una Laurea in Comunicazione Internazionale.

 

Il Cinema, l’arte, la musica, la filosofia, la poesia, la letteratura, gli strumenti musicali (in particolare chitarre e bassi), la fotografia e l’enologia sono tra i miei interessi principali.

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Al centro del mio progetto ci sono le canzoni. Non ci sono io, tanto meno tutto ciò che riguarda la mia immagine, perché io sono nelle canzoni che scrivo.  

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Il mio bisogno di esprimermi, spesso una vera e propria urgenza, trova nella canzone il miglior mezzo di comunicazione in quanto fusione di melodia (musica) e parole (poesia). Scrivo canzoni da quando avevo 12 anni e per me è una processo creativo del tutto naturale, un atto speciale, unico, che amo profondamente, intimo, quasi sacro. Nelle  brani c’è la mia parte più pura, la più vera; qualcuno la definirebbe “Anima”.  

 

Il solo fine che ho nello scrivere una canzone è la realizzazione della canzone stessa.

Questo è un punto fondamentale del mio modo di creare.

Nell’atto della scrittura sono totalmente immerso in un non luogo e non tempo dove non c’è nulla da dimostrare ne da giustificare. Ci sono Io in piena presenza. Un me purissimo in stato di grazia. Non esistono fini diversi dal realizzare quello che sto facendo. Non c’è spazio per un pensiero che contempli una strategia finalizzata a raggiungere scopi diversi dalla realizzazione dell’opera stessa.Tutto ciò che avviene a canzone terminata sono solo conseguenze.

 

La canzone è composta da una parte una parte letteraria (che a sua volta si divide in parte formale - il significante - e di contenuto -Il significato-) e la  una parte melodica/musicale.

Le parole hanno un suono e questo suono deve essere in armonia con la musica. Nella parte letteraria formale è questo che cerco; una fusione tra “suono” delle parole e melodia.

Nel contenuto esprimo valori, concetti, emozioni, sensazioni, ricordi e immagini molto spesso tramite un atto descrittivo di scene. Immagino, vedo o ricordo delle scene e le descrivo. Un regista cinematografico che lavora all’inverso; invece di portare in immagini una sceneggiatura, porto in testo musicale delle scene. In un certo sono un regista della canzone.

Ogni parola per me possiede un peso specifico. Il testo e la melodia si devono fondere e assieme raggiungere un equilibrio tramite il giusto bilanciamento dei pesi. Finché questo equilibrio non è raggiunto la canzone resta incompiuta.

 

Credo nel valore sociale di una canzone, nella sua capacità di stimolare l’ascoltatore

ad approfondire concetti, a mettersi in discussione, a guardarsi, a migliorarsi. Un ascolto attivo, dove si è parte del processo di comunicazione e non solo dei ricettori passivi.

 

 Le canzoni che scrivo e il modo di interpretale sono anche il risultato di ciò che ho ascoltato, visto, letto, provato e vissuto.

 

In ambito musica Lucio Battisti è senza dubbio l’artista che più mi ha influenzato a livello melodico, struttura del brano ed interpretazione. Lo ritengo fondamentale. Gli album di Battisti sono sempre stati un enciclopedia da cui poter attingere.

 

A livello letterario e come pensiero in generale l’influenza maggiore è da ricondursi a Francesco Guccini.

 Importantissimi sono stati anche Franco Battiato, Rino Gaetano e Francesco De Gregori.

 Trovo molto interessante il linguaggio di Vasco Brondi (Ex “Luci della Centrale Elettrica”) e di Francesco Bianconi (Baustelle).

 Tra i tanti che hanno contribuito in modo significativo alla mia formazione musicale devo citare almeno questi artisti: Ben Harper, I Counting Crows, Neil Young, Tracy Chapman, Mark Knopfler, Tom Waits, I Pink Floyd e J Mascis ( Dinosaur Junior).

 

I libri letti, l’arte e la poesia (tra i tanti poeti cito Giorgio Caproni) hanno contribuito in maniera decisiva alla mia formazione e quindi alla realizzazione delle mie canzoni. Sono stati e sono tutt’ora indispensabili per lo sviluppo del mio pensiero e dei miei testi.

 

In ultimo, ma non certo per importanza, c’è il mio grande amore per il cinema.

Non a caso Il mio approccio alla scrittura del testo è quasi cinematografico.

 

La Canzone prima di scriverla la vedo.

 

Tra i tantissimi registi e sceneggiatori Paolo Sorrentino è senz’altro il regista/sceneggiatore/scrittore capace di affascinarmi, stupirmi e influenzarmi maggiormente sia a livello cinematografico che letterario con il suo stile straordinario. Le sue scene sono opere d’arte, i sui dialoghi possiedo un linguaggio unico, potente e geniale.

 

Nelle arti cerco l’unicità, la genialità e la semplicità .Questo fa di un “artista” un Artista. Tutto il resto è tecnica.

Si tende spesso a confondere la tecnica con l’arte. Possono sicuramente convivere ma non vanno confuse. L'arte non è una tecnica. Non si insegna e non si impara. Si è.

Bio

Photo By: Yiftach Belsky

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